In un’area inserita nel Memoriale Veneto della Grande Guerra del ’15-’18 e quindi vincolata dalla Soprintendenza, la staccionata in acciaio corten Brunico H2C si impone per le sue caratteristiche di solidità, resistenza e bellezza. Una scelta questa fortemente voluta dal Sindaco dell’Amministrazione Comunale, il professor Marzio Favero, e dal geometra Adriano Varaschin, Capo Servizio Viabilità del Comune di Montebelluna (TV).

A poco più di un chilometro dal centro di Montebelluna, in direzione nord-nord-est si erge la collina del Montello, un rilievo un po’ particolare, con una forma a scudo e un’altezza di circa 350 metri. Dopo la rotta di Caporetto, il Montello fu zona di duri combattimenti in quanto si trovava al centro del fronte del Piave. Fu il principale obiettivo dell’offensiva austriaca del 15 giugno 1918. L’ottava armata italiana comandata dal generale Giuseppe Pennella riuscì, però, a contenere l’offensiva e a respingere il nemico oltre il Piave.

«La collina del Montello è inserita nel “Memoriale” della Grande Guerra di Villa Pisani e quindi vincolata dalla Soprintendenza» sottolinea il geometra Adriano Varaschin, Capo Servizio Viabilità del Comune di Montebelluna. «A valle abbiamo un canale che corre lungo la collina al confine con una strada chiamata Via Stradone del Bosco con una viabilità ciclo-pedonale.

È un percorso molto bello dal punto di vista paesaggistico e ambientale, particolarmente apprezzato dai ciclisti perché si corre circondati dal verde boschivo, con il fruscio dell’acqua del canale da una parte e dolci paesaggi punteggiati da qualche villa, mulino, maglio o casa rurale dall’altra. Non a caso abbiamo avuto anche quest’anno una tappa del Giro d’Italia.

A suo tempo, d’accordo con la Soprintendenza, per sicurezza è stata installata una staccionata in legno sul lato che guarda il canale. Ma a causa dell’umidità del canale e di quella connaturata alla nostra Pianura Padana, la staccionata in legno si è usurata molto velocemente e non garantiva più un’adeguata protezione a pedoni e ciclisti».

solidità della staccionata in acciaio corten - 3

Corten: una scelta ideale per resistenza e inserimento ambientale

«Sempre d’accordo con la Soprintendenza abbiamo deciso di installare una “barriera” protettiva più resistente e, a seguito di una gara, la scelta è caduta sulla staccionata in acciaio corten Brunico H2C di CortenSafe. Sono stati installati circa 2 km di staccionata. L’intervento, che ho seguito direttamente come progettista e direttore dei lavori, è riuscito benissimo sia dal punto di vista delle sicurezza che da quello dell’impatto estetico.

Si tratta di un primo stralcio: l’amministrazione pubblica si è già attivata per reperire i fondi necessari a proseguire con l’intervento. Posso dire che questo risultato è frutto di una mia “battaglia” personale. La Soprintendenza infatti era ancora dell’idea di installare una nuova staccionata in legno: sono riuscito a convincerli che l’umidità del luogo avrebbe usurato ben presto anche quest’ultima. Sarebbe stato solo uno spreco di soldi.

Prima di ogni altra cosa mi considero un cittadino di Montebelluna e quindi ho l’impegno e l’orgoglio di raggiungere obiettivi seri e ottimali circa i costi. L’acciaio corten costa un po’ di più del legno, ma dura decenni senza alcun bisogno di manutenzione. Inoltre garantisce una sicurezza e una solidità maggiori del legno. L’obiettivo raggiunto, infine, apre nuove prospettive: in un certo senso si sono date delle linee guida per successivi interventi di questo tipo».

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Feedback positivi

Il risultato finale è molto elegante è lo sarà ancora di più nel momento in cui il corten “giungerà a maturazione”, ossia quando si sarà ossidato completamente formando la caratteristica patina protettiva. Vi è stato un grandissimo riscontro da parte dei comitati civici e dei residenti: hanno espresso grande soddisfazione sia per l’aspetto “protettivo” sia per il positivo impatto ambientale.

«È giusto considerare l’inserimento ambientale in un contesto storico-ambientale rilevante. La staccionata in acciaio corten è un elemento che rientra in un ventaglio più ampio di interventi volti a valorizzare l’area del Montello, anche dal punto di vista turistico. Tra questi la ristrutturazione di Villa Pisani con la creazione del Memoriale della Grande Guerra: un “luogo di riflessione” dove il visitatore si reca per trovare una chiave interpretativa degli eventi della Guerra del ’15-’18 e dal quale partire per vari percorsi sul territorio.

Montebelluna si pone come baricentro di quest’area e di una fitta rete di strade, vie ciclabili e sentieri che uniscono il Memoriale a tutti gli scenari delle storiche battaglie. Già dal parco della Villa, del resto, è possibile salire al Montello, affacciandosi così sulla piana del Piave».