Il magazine “leStrade” di aprile 2021 dedica un servizio alle soluzioni Cortensafe installate lungo il fiume Piave, nel Trevigiano. Si tratta di un parapetto con montante in corten e rete in acciaio inox e di una staccionata in corten e legno di larice, realizzati su misura per inserirsi nello straordinario contesto naturalistico.
Dopo aver messo in sicurezza numerosi tratti di piste ciclabili venete, le soluzioni Cortensafe sono state scelte per la Ciclabile del Piave in provincia di Treviso, nell’ambito del progetto “La Piave – Paesaggi Percorsi Territori – Landscapes Community Nature trails”, a cura del Consorzio BIM Piave trevigiano.
La Ciclabile del Piave è un progetto in via di sviluppo che, una volta completato, porterà a un percorso ciclabile di circa 220 chilometri.
Il tracciato, che costeggia il Piave, avrà inizio nel centro di Belluno e terminerà alla foce del fiume in prossimità della località balneare di Jesolo.
Nella memoria collettiva il Piave viene associato alla Grande Guerra: silente testimone dei cruenti scontri tra l’esercito italiano e quello austro-ungarico. Ha rappresentato una risorsa inestimabile per la Repubblica di Venezia ed è oggi una risorsa preziosa per il cicloturismo veneto e non solo.
L’obiettivo del progetto diretto dai consorzi BIM del Piave di Belluno, Treviso e Venezia è di far sì che questo itinerario ciclabile diventi un punto di riferimento in tutta Italia.
Cortensafe propone due soluzioni custom
Sono stati installati circa 5 km lineari, in tratti saltuari, di speciali parapetti in acciaio Corten integrati a una rete di acciaio inox, più altri 5 km circa di staccionata in acciaio Corten e legno di larice. Due soluzioni studiate appositamente per sfruttare al meglio l’equilibrio di distinti materiali (non solo Corten), al fine da un lato di aumentare gli standard estetici e di durabilità, dall’altro di minimizzare le manutenzione.
Caratteristiche del parapetto
Il parapetto offre la massima protezione sia del ciclista, sia del pedone, grazie anche a una staffa ad hoc, che fa sì che il corrimano non sia in asse con il palo, ma si presenti leggermente spostato in avanti (schema “ad ali di gabbiano”).
«Si tratta di un parapetto costituito da un montante di forma circolare – sottolinea Manuel Cracco – inserito in un corrimano non posizionato al centro del parapetto, secondo lo schema della nostra staccionata Snake, a cui si va ad aggiungere una rete in acciaio inox ‘ispirata’ alla Stelvio HEC Grid.
Questa soluzione da un lato si fonda su altre nostre esperienze di sviluppo, mentre dall’altro è totalmente customizzata: si tratta infatti di una novità assoluta».
Di due tipologie di altezze (1,30 e 1,50 m), il parapetto ha un montante infisso tramite profilo UNP con macchina battipalo nel terreno adiacente all’argine del Piave e presenta opportune predisposizioni per il passaggio delle funi in acciaio Inox a sostegno della rete forgiata con il medesimo materiale. Si tratta di un prodotto ad altissima protezione, installato in quei punti del Piave caratterizzati da opere idrauliche con importanti portate idriche.
Staccionata in Corten e legno
La staccionata riprende il modello Badia E3C Wood, ma anche in questo caso e totalmente customizzata. Come sottolinea l’articolo della rivista, l’effetto finale è suggestivo. Al montante di sezione quadrata in acciaio corten vengono intersecate tavole di legno di larice naturale tagliato fuori cuore.
Proprio l’impiego di questo tipo di essenza legnosa è alla base dell’elevata durabilità del prodotto finale, di fatto raddoppiata rispetto a soluzioni standard (per quanto riguarda il Corten, la sua elevata durabilità nel tempo è cosa nota). La staccionata è stata impiegata per ornare e proteggere vari tratti delle strade ciclopedonali, come quelli ad esempio che corrono lungo le golene.
